Serse e la ripresa delle ostilità con i greci

μετὰ ταῦτα δὲ Ξέρξης ὁ τῆς Ἀσίας βασιλεύς, 

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text-align: justify;"> επει κατεφρονει μεν της Ελλαδος, ηχθετο δε τη συμφορα δεκατω ετει διακοσιαις μεν και χιλιαις ναυσιν αφικνειτο... ηγουμενοι δια την στενοτητα των χωριον την παροδον οιοι ειναι διαφυλαττειν. (da Lisia)

Testo greco completo

Dopo queste Serse, il re dell'Asia, poiché sottovalutava la Grecia ma era irritato per la sciagura, nel decimo anno, con 1.200 navi ritornava e guidava una moltitudine così sterminata di esercito terrestre che sarebbe grande fatica elencare le schiere (che erano) con lui (e) che lo accompagnavano.

Disprezzando (participio ὑπεροράω) sia  la natura degli elementi sia le opere divine e gli intendimenti umani, si faceva strada attraverso il mare e costringeva la navigazione a procedere attraverso la terra, unendo l'Ellesponto e scavando il monte Athos, mentre nessuno gli si opponeva, obbedendo costretti alcuni, altri invece permettendoglielo volentieri.

Mentre i greci si trovavano così, gli ateniesi imbarcandosi sulle navi accorrevano in soccorso dell'Artemisio, mentre gli spartani e alcuni fra gli alleati (gli) si opponevano alle Termopili ritenendo di poter difendere il passaggio grazie all'angustia dei luoghi.

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