Per l'invalido 9

δοκεῖ δέ μοι τῆς πενίας τῆς ἐμῆς τὸ μέγεθος ὁ κατήγορος ἂν ἐπιδεῖξαι σαφέστατα μόνος ἀνθρώπων....

E mi sembra che la gravità della mia povertà l'accusatore potrebbe dimostrarla chiarissimamente, unico tra gli uomini.

Se io infatti, nominato corego per gli agoni tragici lo provocassi ad uno scambio, dieci volte preferirebbe sostenere la coregia piuttosto che una sola volta accettare lo scambio. E come non è grave che ora mi accusi (affermando)

che per la grande agiatezza posso stare insieme alla pari con i più ricchi, mentre se per caso capitasse qualcuna delle cose che io dico, ammetterebbe che io sono tale e ancora più povero?

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