Coriolano muove contro Roma (Versione Livio)

Coriolano muove contro Roma
Autore: Livio
Contextere verba

Cum Romani Coriolos oppugnavissent, eximia virtute adulescentis, et consilio et manu prompti, cui nomen erat Cn. Marcius, factum est ut Volsci se dederent.

Qua re Marcius Corionalus appellatus est et maximis laudibus elatus. Tamen postea, cum iuribus, quae secessione ac vi patribus extorta essent, ipse adversaretur, plebs adeo infensa facta est ut exsilio affectus sit. Tum Coriolanus in Volscos vetus odium, Coriolanum ira recens stimularet, factum est ut consilia conferrent de Romano bello. Oratores de pace ad Marcium missi atrox responsum rettulerunt.


Avendo i Romani espugnato Corioli, per l’eccezionale virtù del giovane il cui nome era Gneo Marcio, veloce sia di intenzione che di mano, successe che i Volsci si consegnarono. Per questa ragione Marcio fu chiamato Coriolano e lui fu molto orgoglioso per le lodi. Tuttavia poi, quando lui stesso si oppose alle leggi, che con la secessione e la violenza furono estorte ai partizi, la plebe gli divetò ostile a tal punto che fu esiliato.

Allora Coriolano andò in esilio daii Volsci, che lo accolsero amichevolmente. Così, poiché l’antico odio esortava i Volsci e la recente ira Coriolano, successe che insieme studiassero una guerra contro i Romani Gli ambasciatori inviatii da Marcio per chiedere la pace riportarono un responso atroce.

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