Filopemene catturato dai Messeni (Versione Livio)

Filopemene catturato dai Messeni
Autore: Livio
Latina Lectio n. 55 p. 138

Filopemene, capo degli achei, per occupare la città di coronea che era l'obiettivo dei nemici, essendo entrati in una valle accidentata con pochi cavalieri, fu catturato.

Si dice che quello poteva scappare, ma lo trattenne la vergogna di abbandonare i suoi cavalieri, che lui stesso aveva scelto da poco. Mentre si offriva loro l'occasione di fuggire le angustie poiché era rimasto ultimo, caduto il cavallo e schecciato dal peso del'animale che cadeva sopra di lui, mancò poco che morisse.

I Messeni, scagliatisi, sopraffecero il ferito e poiché l'avevano riconosciuto, lo portarono su una via fuori dalla valle, appena coscienti dell'inaspettata fortuna loro capitata.
Alora mandano un messaggero messeno che porta con se la notizia che Filopemene è catturato. Prima che si avvicinassero alla città, tutti insieme, i figli e i servi, i ragazzi e anche le femmine, si ammassano. La via era chiusa dalla massa a tal punto che quelli che lo portavano potessero entrare con fatica solo tenendo lontano con la forza quelli che si opponevano.

Il cammino rimasto era chiuso dalla schera serrata che essendo in massima parte esclusa dallo spettecolo riempì improvvisamente il teatro che era vicino e chiesero ad una sola voce che fosse giudicato al cospetto di tutto il popolo.

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