Funesti prodigi in tempo di guerra

In civitate tanto discrimine belli sollicita, cum omnium secundorum adversorumque causas in deos verterent, multa prodigia nuntiabantur....

Nella città, tanto angosciata da un così grande pericolo di guerra, poiché risiedevano negli dei le origini di tutti i fatti propizi e avversi, venivano segnalati molti prodigi.

A Terracina, il tempio di Giove era colpito dal cielo dalla Madre Matuta di Satrico. I Satricani non erano meno terrorizzati per due serpenti insinuatisi dentro il tempio di Giove attraverso le stesse porte. Fu annunziato da Anzio che spighe insanguinate erano state viste dai mietitori.

A Cere era nato un maiale con due teste ed un agnello maschio e femmina (ermafrodito); riferivano che ad Alba erano stati visti due soli e che a Fregelle era scaturita una luce di notte. Ed un bue nell'agro Romano aveva parlato e si diceva che l'altare di Nettuno nel Circo Flaminio aveva grondato molto sudore ); e i templi di Cerere, della Salute e di Quirino erano stati colpiti dal cielo.

I consoli ordinarono che per i prodigi fossero fatti maggiori sacrifici espiatori e che si tenessero supplicazioni per un giorno. Per decisione del senato furono fatte queste cose.

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