Panico a Roma per l'annunzio di una sconfitta (Versione Latino Livio)

Panico a Roma per l'annunzio di una sconfitta
Autore: Livio

Romae, ad primum nuntium cladis eius, concursus populi in formun factus est cum ingenti terrore ac tumultu.

Matrinae, vagae per vias, quae clades adlata esset et quae sors exercitus esset, obvios percuntabantur. Et, cum frequentior turba fieret (diventando), tandem, haud multo ante solis occasum, Marcus Pomponius praetor e cura egressus est er!<>. Nihil certius ex eo auditum est, tamen rumores increbescunt, quibus implitae, nutrarae donum referunt consulem cum magna parte copiarum caesum esse, superesse paucos, aut fige possim per quorum prepinqui in exercitu Cai Flamini miltabant, cum iogorarent quae fortuna suorum esset, nec quisquam satis certum haberet quid aut sperandum esset aut timendum. Postero die maier multitudo ad portos urbis stetit expectantium quid ex Etruria nuntiaretur.

A roma, ql primo annuncio di quella sconfitta, l'accorrere in massa del popolo si verificò nella piazza con geande spavento e trepito. Le signore, erranti per le strade, domandavano coloro ke incontravano, quale sconfitt fosse stato annunciato e quale fosse la sorte dell'esercito. E, la folla diventò più numerosa, finalmente, non di molto prima del tramonto del sole, il pretore Marco Pomponio uscì dal sentao e disse : << Con una grande battaglia siamo stati vinti presso il Trasimeno>>Nulla di più certo è l'accesso da quello, tutta via i rumori(kiakkere, dicerie)aumentano, le signore a casa riferiscono ke il console con gran parte delle truppe era stato ucciso, ke poki furono succhiati o catturati dal nemico.

Grandissimo era il dolore di coloro i quali vicini militavano nell'esercito di Caio Flaminio, poike ignoravano quale fosse la loro sorte, (ne essere nessuno non avendo abbastanza certo o ke cosa dovesse essere(sperare)) o dovesse temere. Il giorno dopo si trovò una più numerosa folla di cittadini ke aspettavano ke kosa fosse annunciato dall'Etruria.