Tensioni nell'imminenza di una guerra contro gli Equ (Versione Latino Livio)i

Tensioni nell'imminenza di una guerra contro gli Equi
Autore: Livio

Consules inde A. Postumius Albus Sp. Furius Fusus. Furios Fusios scripsere quidam; id admoneo, ne quis immutationem uirorum ipsorum esse quae nominum est putet.

Haud dubium erat quin cum Aequis alter consulum bellum gereret. Itaque Aequi ab Ecetranis Volscis praesidium petiere; quo cupide oblato—adeo ciuitates hae perpetuo in Romanos odio certauere—bellum summa ui parabatur. Sentiunt Hernici et praedicunt Romanis Ecetranum ad Aequos descisse. Suspecta et colonia Antium fuit, quod magna uis hominum inde, cum oppidum captum esset, confugisset ad Aequos; isque miles per bellum Aequicum uel acerrimus fuit; compulsis deinde in oppida Aequis, ea multitudo dilapsa cum Antium redisset, sua sponte iam infidos colonos Romanis abalienauit. Necdum matura re cum defectionem parari delatum ad senatum esset, datum negotium est consulibus ut principibus coloniae Romam excitis quaererent quid rei esset. Qui cum haud grauate uenissent, introducti a consulibus ad senatum ita responderunt ad interrogata ut magis suspecti quam uenerant dimitterentur.
I consoli successivi furono Aulo Postumio Albo e Spurio Furio Fuso (alcuni autori scrivono Fusio al posto di Furio:

ne faccio menzione perché nessuno debba prendere per una sostituzione di uomini quella che invece è una semplice questione di nomi). Non c'erano dubbi che uno dei consoli avrebbe fatto guerra agli Equi i quali, di conseguenza, si rivolsero ai Volsci di Ecetra per ottenere appoggio militare. Siccome esso venne concesso con grande slancio - tale era infatti l'odio che i due popoli da sempre nutrivano nei confronti del nemico romano - i preparativi di guerra fervevano febbrili. Gli Ernici lo vennero a sapere e comunicarono preventivamente ai Romani che la gente di Ecetra era passata dalla parte degli Equi. Sospetta divenne anche la colonia di Anzio, visto che al tempo della presa della città moltissimi si erano rifugiati presso gli Equi. E infatti, durante la guerra con i Volsci, gli Anziati combatterono con estremo accanimento.

Quando poi gli Equi vennero ricacciati nelle loro città fortificate, questa massa di sbandati fece ritorno ad Anzio e lì rese avversi ai Romani quei coloni che erano già di per sé infidi. Dato che al senato venne riferito che si stava preparando una defezione, anche se la cosa non era ancora matura, i consoli ebbero l'ordine di convocare a Roma i notabili della colonia per chiedere loro notizie sulla situazione. Questi si presentarono senza fare difficoltà, ma alle domande che vennero loro rivolte una volta introdotti dai consoli in senato, risposero in maniera tale che, all'atto della partenza, risultarono più sospetti di quanto non fossero parsi al momento dell'arrivo.

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