Maturità 1934 - Il tripode d’oro e i sette sapienti

Κῴων γάρ, ὥς φασι, καταγόντων σαγήνην, καὶ ξένων ἐκ Μιλήτου πριαμένων τὸν βόλον οὔπω φανερὸν ὄντα, χρυσοῦς ἐφάνη τρίπους ἑλκόμενος, ὃν λέγουσιν Ἑλένην πλέουσαν ἐκ Τροίας αὐτόθι καθεῖναι χρησμοῦ τινος ἀναμνησθεῖσαν παλαιοῦ. Γενομένης δὲ τοῖς ξένοις πρῶτον ἀντιλογίας πρὸς τοὺς ἁλιέας περὶ τοῦ τρίποδος, εἶτα τῶν πόλεων ἀναδεξαμένων τὴν διαφορὰν ἄχρι πολέμου προελθοῦσαν, ἀνεῖλεν ἀμφοτέροις ἡ Πυθία τῷ σοφωτάτῳ τὸν τρίποδα ἀποδοῦναι.  Καὶ πρῶτον μὲν ἀπεστάλη πρὸς Θαλῆν εἰς Μίλητον, ἑκουσίως τῶν Κῴων ἑνὶ δωρουμένων ἐκείνῳ περὶ οὗ πρὸς ἅπαντας ὁμοῦ Μιλησίους ἐπολέμησαν. Θάλεω δὲ Βίαντα σοφώτερον ἀποφαίνοντος αὑτοῦ πρὸς ἐκεῖνον ἧκεν· ἀπ' ἐκείνου δ' αὖθις ἀπεστάλη πρὸς ἄλλον ὡς σοφώτερον. Εἶτα περιϊὼν καὶ ἀναπεμπόμενος οὕτως ἐπὶ Θαλῆν τὸ δεύτερον ἀφίκετο, καὶ τέλος εἰς Θήβας ἐκ Μιλήτου κομισθεὶς τῷ Ἰσμηνίῳ Ἀπόλλωνι καθιερώθη.  Θεόφραστος δέ φησι,πρῶτον μὲν εἰς Πριήνην Βίαντι τὸν τρίποδα πεμφθῆναι, δεύτερον δ' εἰς Μίλητον Θαλῇ Βίαντος ἀποπέμψαντος· οὕτω δὲ διὰ πάντων πάλιν εἰς Βίαντα περιελθεῖν, τέλος δὲ εἰς Δελφοὺς ἀποσταλῆναι. (Plutarco, Vita di Solone 4)

Come dicono infatti, alcuni pescatori di Coos avevano gettato le reti e alcuni cittadini di Mileto avevano comprato la retata prima ancora di conoscerne il contenuto.

Tirato su, apparve un tripode d'oro, che dicono avesse gettato lì Elena nel viaggio di ritorno da Troia, ricordandosi di un vecchio responso dell'oracolo. In un primo momento gli stranieri ebbero una discussione con i pescatori, riguarda al tripode, poi assunta dalla loro città la controversia, che sfociò in una guerra, la Pizia rispose alle due parti che il tripode fosse assegnato al più grande sapiente.

Per primo fu inviato a Talete a Mileto, essendo quelli  di Coos ben disposti a donare ad un solo milesio quell'oggetto per il quale erano entrati in guerra contro tutti i Milesii. Ma Talete dichiarò che più saggio di lui era Biante e il tripode venne portato a Biante.

Da questo fu inviato nuovamente a un altro, in quanto ritenuto più sapiente. Poi andando in giro  e mandato così da una parte all'altra, il tripote  ritornò per la seconda volta da Talete e alla fine, portato da Mileto a Tebe, fu consacrato ad Apollo Ismenio. Afferma invece Teofrasto che per primo il tripode fu inviato a Biante a Priene, per secondo a Talete a Mileto,  che ritornò di nuovo a Biante e che alla fine fu inviato a Delfi.

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