Afrodite e il mercante

Afrodite e il mercante Plutarco Moralia 303c-d

‘Τίς ἡ αἰτία, δι’ ἣν ἐν Σάμῳ τὴν Δεξικρέοντος Ἀφροδίτην καλοῦσι; ’ πότερον ὅτι τὰς γυναῖκας αὐτῶν ὑπὸ τρυφῆς καὶ ὕβρεως ἀκόλαστα ποιούσας...

Qual è la ragione per cui a Samio chiama Afrodite di Dessicreone? Perché il mago Dessicreone, facendo un rito di purificazione, liberò le donne di Samo dalla sfrenata licenziosità nella quale indugiavano a causa della grande lussuria e dissolutezza? O è perché Dessicreonte fu un capitano e navigò a Cipro per fini commerciali e, mentre stava caricando le merci sulla nave, Afrodite gli ordinò di caricare acqua e null’altro, e iniziare la navigazione il più presto possibile?

Lui obbedì e, mettendo moltissima acqua nella nave, salpò; dopo un po’ di tempo il vento smise di soffiare e la nave fu abbonacciata in mare aperto. Egli vendette così l’acqua agli altri mercanti e capitani della nave che erano assetati, e così accumultò molto denaro.

Pertanto egli modellò una statua di Afrodite e le diede il suo nome. Se questo è realmente vero, è possibile che la dea non abbia voluto far arricchire l’uomo, ma salvare le vite di molti uomini attraverso uno.

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