Pericle si scontra in assemblea con l'avversario Tucidide

τῶν δὲ περὶ τὸν Θουκυδίδην ῥητόρων καταβοώντων τοῦ Περικλέους ὡς σπαθῶντος τὰ χρήματα καὶ τὰς προσόδους ἀπολλύντος, ἠρώτησεν ἐν ἐκκλησίᾳ...

Tucidide e quelli della sua parte attaccavano Pericle come dissipatore del denaro pubblico e sperperatore delle entrate, egli perciò domandò in assemblea al popolo se gli sembrava che fosse stato speso molto, il popolo risposto che effettivamente era stato speso moltissimo e pericle concluse:

"la spesa non sia in conto vostro, ma mio; io inscriverò sui monumenti il mio nome». A tali parole, o che fossero presi da ammirazione per la sua grandezza d'animo, o che volessero alla loro volta aver parte della gloria di quelle costruzioni, lo sollecitarono tra gli applausi ad attingere danaro al tesoro pubblico e a spendere senza risparmio.

Alla fine venne a rischiosa contesa con Tucidide per l'ostracismo, lo espulse dalla città e sciolse il partito avverso.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:32:16 - flow version _RPTC_G1.3