Il Console Metello parte per la Numidia - Versione Sallustio

Il Console Metello parte per la Numidia
Autore: Sallustio MODULI DI LINGUA LATINA

Post Auli foedus exercitusque nostri foedam fugam Metellus et Silanus consules designati prouincias inter se partiuerant, Metelloque...

Dopo il trattato di Aulo e la vergognosa fuga del nostro esercito, Metello e Silano, consoli designati, si erano divisi fra loro le province; la Numidia era toccata a Metello, uomo energico e, benché avverso alla parte popolare, di fama sempre specchiata.

2 Questi, appena entrato in carica, dopo aver determinato tutte le altre questioni con il collega, si dedicò esclusivamente alla guerra che stava per intraprendere. 3 Pertanto, diffidando del vecchio esercito, arruola soldati, fa venire rinforzi da ogni parte, prepara armi difensive e da lancio, cavalli e altro materiale bellico e poi vettovaglie a sufficienza, tutto quanto, insomma, serve generalmente in una guerra imprevedibile e bisognevole di molte risorse.

4 Del resto, concorrevano alla realizzazione di questi preparativi il senato con la sua autorità, gli alleati, i Latini, i re con l'invio spontaneo di truppe ausiliarie e infine tutta la città con il massimo impegno. 5 Così, preparato e organizzato tutto secondo i suoi piani, parte per la Numidia suscitando grandi aspettative nei Romani, non solo per le sue eccellenti doti, ma soprattutto perché di fronte al denaro il suo animo era incorruttibile:

mentre proprio l'avidità dei magistrati in Numidia aveva fino ad allora indebolito le nostre forze e accresciuto quelle dei nemici.

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