Le fazioni politiche dilaniano Roma - Sistema latino Versione Sallustio

Le fazioni politiche dilaniano Roma
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Testo latino Ceterum mos partium et factionum ac deinde omnium malarum artium paucis ante annis Romae ortus est otio atque abundantia earum rerum, quae prima mortales ducunt....

Del resto, una cattiva abitudine fra partiti e fazioni e in conseguenza di tutti i perfidi intrighi sorse in pochi anni a Roma a causa dell’ozio e dell’abbondanza di quei beni che gli uomini considerano di capitale importanza.

Prima della distruzione di Cartagine, il popolo e il senato di Roma governavano insieme la repubblica in pace e con moderazione, né tra i cittadini c’era lotta per l’ambizione e per la supremazia: il timore dei nemici tratteneva i cittadini nel rispetto della virtù.

Ma quando quel timore svanì dagli animi, con la superbia e la dissolutezza subentrarono naturalmente quelle cose che la prosperità porta con sé. Così quella pace che nei momenti difficili avevano desiderato, dopo che (la) conseguirono divenne ancora più dura e crudele. Cominciarono, infatti, i nobili a far traboccare l’ambizione di gloria nella prepotenza ed il popolo la sua libertà nella sfrenatezza, ciascuno prendeva per sé rubava, faceva man bassa.

Così il tutto fu lacerato in due parti, l’interesse pubblico, che era stato l’intento comune, fu dilaniato.

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