Effetti dell'ubriachezza (versione latino Seneca)

Effetti dell'ubriachezza
Autore: Seneca

Refer Alexandri Macedonis exemplum, qui Clitum carissimum sibi ac fidelissimum inter epulas transfodit et intellecto facinore mori voluit, certe debuit.

Omne vitium ebrietas et incendit et detegit, obstantem malis conatibus verecundiam removet; plures enim pudore peccandi quam bona voluntate prohibitis abstinent. Ubi possedit animum nimia vis vini, quidquid mali latebat emergit. Non facit ebrietas vitia sed protrahit: tunc libidinosus ne cubiculum quidem expectat, sed cupiditatibus suis quantum petierunt sine dilatione permittit; tunc inpudicus morbum profitetur ac publicat; tunc petulans non linguam, non manum continet. Crescit insolenti superbia, crudelitas saevo, malignitas livido; omne vitium laxatur et prodit. Adice illam ignorationem sui, dubia et parum explanata verba, incertos oculos, gradum errantem, vertiginem capitis, tecta ipsa mobilia velut aliquo turbine circumagente totam domum, stomachi tormenta cum effervescit merum ac viscera ipsa distendit.


Fai l'esempio di Alessandro Magno: durante un banchetto trafisse Clito, il suo più caro e fedele amico; quando si rese conto del suo delitto, voleva morire e certo avrebbe dovuto farlo. L'ubriachezza esaspera e mette a nudo tutti i vizi, cancella il pudore che fa da freno ai cattivi impulsi; è la vergogna di fare il male più che la buona volontà a distogliere la maggior parte degli uomini da azioni illecite. Quando l'animo è in preda all'effetto violento del vino, tutta la malvagità nascosta emerge. L'ubriachezza non origina i vizi, ma li mette in luce: è allora che l'uomo libidinoso non aspetta nemmeno di entrare in camera da letto, ma soddisfa subito le sue voglie; che l'impudico rivela apertamente i suoi istinti morbosi; che l'insolente non tiene più a freno la lingua e le mani. Cresce la superbia dell'arrogante, la crudeltà del violento, la malevolenza dell'invidioso; ogni vizio viene fuori ingigantito.

C'è, inoltre, uno stato di incoscienza, un modo di esprimersi incerto e confuso, lo sguardo velato, il passo incerto, i giramenti di testa, l'ondeggiare del tetto come se un vortice facesse girare tutta la casa, il mal di stomaco, quando il vino fermenta e gonfia le viscere.

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