Esempi di fortezza

Damnationem suam Rutilius sic tulit tamquam nihil illi molestum aliud esset quam quod male iudicaretur....

Rutilio sopportò la propria condanna così come se lui non avesse nient'altro di molesto rispetto al fatto di essere giudicato male (che fosse giudicato male). Metello sopportò coraggiosamente l'esilio, Rutilio lo sopportò anche volentieri;

il primo fece in modo di ritornare allo stato, il secondo negò il proprio ritorno a Silla, a cui a quell'epoca niente era negato. in carcere Socrate disputò e non volle scappare, anche se vi furono coloro che gli garantirono la fuga e rimase, per togliere la paura di due cose gravissime agli uomini, della morte e del carcere.

Mucio mise la mano nelle braci. Bruciarsi è duro: quanto più duro se dovessi sopportarlo mentre tu stesso lo compi Vedi un uomo non erudito né provvisto di alcun precetto contro la morte o il dolore, dotato soltanto di forza militare, che esige da se stesso le pene di uno sforzo nullo; stette come uno spettatore della mano destra che cadeva gradatamente nel fuoco ostile e non allontanò la mano che bruciava nelle nude ossa prima che il fuoco fu sottratto dal nemico verso di lui. Potè fare qualcosa in quell'accampamento più fortunatamente, niente più fortemente.

Vedi quanto più duro sia il valore ad in vadere i pericoli rispetto alla crudeltà ad infliggerli: Porsenna perdonò più facilmente Mucio per il fatto che aveva voluto ucciderlo di quanto Mucio perdonò a se stesso il fatto di non averlo ucciso.
(By Cenerentola70)

Versione tratta da Seneca

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