I sintomi dell'ira - NOVA OPERA versione latino Seneca

I sintomi dell'ira
versione latino Seneca traduzione libro
NOVA OPERA (Letteratura) T: 31 Pagina: 168

Ut scias autem non esse sanos quos ira possedit, ipsum illorum habitum intuere; nam ut furentium certa indicia sunt audax et minax vultus,...

Perché tu sappia che sono dissennati quelli che l’ira possiede, osserva bene il loro atteggiamento:

come infatti sono sicuri sintomi l’espressione risoluta e minacciosa dei pazzi, la fronte corrucciata, la faccia scura, il passo concitato, le mani irrequiete, il colorito alterato, i respiri compiuti frequenti e più affannosamente, tali e medesimi sono i sintomi di quelli che si irritano:

gli occhi ardono e lampeggiano, il viso si copre di rossore per il rifluire di sangue dal fondo dei precordi, le labbra tremano, i denti si serrano, i capelli si alzano e diventano ispidi, il respiro diventa forzato e rumoroso, le articolazioni schioccano tormentandosi, i gemiti e i muggiti si intercalano in un parlare che inciampa in voci mozze, le mani battono più di continuo e i piedi percuotono la terra, il corpo è tutto eccitato e "scagliante grandi minacce d’ira", l’aspetto orribile a vedersi e orrendo di quelli che deformano il proprio viso e si gonfiano di collera – tu non sai se sia il vizio più detestabile o forse deforme.

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