In che cosa consiste la vera felicità (Versione Seneca)
In che cosa consiste la vera felicità
Autore: Seneca
N. compr e trad vol. 4 n. 3 pag. 141
Hoc nos doce, beatum non eum esse quem vulgus appellat, ad quem pecunia magna confluxit, sed illum cui bonum omne in animo est, erectum et...
Insegnaci che non è felice l'uomo definito tale dalla massa, e che dispone di molto denaro, ma quello che possiede ogni suo bene nell'intimo e si erge fiero e nobile calpestando ciò che desta l'ammirazione degli altri;
che non trova nessuno con cui vorrebbe cambiarsi; che stima un uomo per quella sola parte per cui è uomo; che si avvale del magistero della natura, si uniforma alle sue leggi e vive secondo le sue regole;
l'uomo al quale nessuna forza può strappare i propri beni, che volge il male in bene, sicuro nei giudizi, costante, intrepido; che una qualche forza può scuotere, nessuna può turbare; che la sorte, quando gli scaglia contro la sua arma più micidiale con la massima violenza, riesce a pungere, e raramente, ma non a ferire;
le altre armi, con cui la fortuna prostra il genere umano, rimbalzano come la grandine, che battendo sui tetti senza causare danni agli inquilini, crepita e si scioglie.
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