Meditare ed agire non sono alternativi fra di loro - Seneca versione latino

Meditare ed agire non sono
alternativi fra di loro
Versione di latino di N. P.
LIBRO Nuovo comprendere e tradurre n. ° 449 pag. 507
Testo latino

Homo ad inmortalium cognitionem nimis mortalis est. Ergo secundum naturam vivo si totum me illi dedi, si illius admirator cultorque sum....

Traduzione

L'uomo è troppo mortale per la conoscenza delle realtà immortali. Dunque io vivo secondo natura se mi sono dedicato tutto a quella, se sono ammiratore e cultore di quella.

«Ma fa differenza» dici «se ti sarai avvicinato a quel motivo di piacere, chiedendo da quella nient'altro che un'assidua contemplazione senza esito; infatti è dolce e ha le sue lusinghe». La natura volle che io facessi l’una e l’altra cosa, sia agire sia avere tempo per la contemplazione: io faccio entrambe le cose, perché neanche la contemplazione è senza azione.

Contrariamente a ciò ti rispondo: importa ugualmente con quale intenzione conduci la vita pubblica, se sei sempre agitato e non ti concedi mai un momento per volgere l’attenzione dalle cose umane a quelle divine. Come non è affatto plausibile aspirare a cose senza alcun amore delle virtù e senza culto dell'ingegno e compiere azioni semplici (codeste cose infatti devono essere mescolati e intrecciati tra loro), così è un bene imperfetto e debole la virtù relegata nell'ozio senza azione, non mostrando mai ciò che ha imparato.

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