Non bisogna rinunciare subito alla vita (Versione latino Seneca)
Non bisogna rinunciare subito alla vita
Autore: Seneca
Mihi, carissime Serene, nimis videtur summisisse temporibus se Athenodorus, nimis cito refugisse.
Nec ego negaverim aliquando cedendum, sed sensim relato gradu et salvis signis, salva militari dignitate: sanctiores tutioresque sunt hostibus suis qui in fidem cum armis veniunt. Hoc puto virtuti faciendum studiosoque virtutis: si praeualebit fortuna et praecidet agendi facultatem, non statim aversus inermisque fugiat, latebras quaerens, quasi ullus locus sit quo non possit fortuna persequi, sed parcius se inferat officiis et cum dilectu inveniat aliquid in quo utilis civitati sit.
A me sembra, carissimo Sereno, che Atenodoro si sia piegato troppo ai tempi, si sia ritirato troppo presto.
E io non sono qui a escludere che a un certo punto ci si debba ritirare, ma arretrando a poco a poco e con le insegne intatte, salvaguardando l'onore delle armi: risultano più rispettati e più sicun quanti si consegnano ai nemici con le armi in pugno. Questo è ciò che penso sia il compito della virtù e di uno che ama la virtù:
se la sorte avrà il sopravvento e reciderà la possibilità di agire, non si dia subito alla fuga volgendo le spalle e gettando le anni, cercando rifugio, quasi che esista davvero un luogo nel quale la sorte non possa raggiungerlo, ma si dedichi agli impegni pubblici con maggiore misura e scelga qualche occupazione in cui possa rendersi utile alla cittadinanza.
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