Nulla di ciò che possediamo è nostro - Versione latino

Nulla di ciò che possediamo è nostro
versione latino Senecatraduzione libro
versioni di latino per il triennio pag 50 num 10

Quidquid est hoc, Marcia, quod circa nos ex aduenticio fulget, liberi honores opes, ampla atria et exclusorum clientium turba referta...

O Marcia, tutto quello che brilla intorno a noi dall'esterno, figli, cariche, ricchezza, vasti atri e vestiboli pieni di una turba di clienti non ammessi, un (titolo)

famoso, una nobile o bella moglie e le altre cose che restano sospese ad una sorte incerta e mobile, fanno parte di una pompa estranea e a noi affidata: niente di ciò ci è dato in dono. Con suppellettili raccogliticce, e per di più destinate a tornare ai loro padroni, è adornata la scena:

alcune saranno restituite il primo giorno, altre il secondo, poche rimarranno fino alla fine. Non c'è quindi motivo di insuperbirci, come se noi fossimo posti fra cose nostre: abbiamo ricevuto roba in prestito. L'usufrutto è nostro, il cui tempo lo regola quell'arbitro del suo dono;

noi dobbiamo tenere a disposizione ciò che ci è stato dato fino ad un giorno incerto e, se richiesti, senza lamenti dobbiamo restituirlo: è proprio di un pessimo debitore muovere rimprovero al creditore

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