Omnia Caduca sunt -Versione di latino di Seneca

Autore: Seneca

Urbes ac monumenta saxo structa si vitae nostrae compares, firma sunt; si redigas ad condicionem naturae omnia destruentis et unde edidit eodem revocantis, caduca sunt. Quid enim immortale manus mortales fecerunt?

Septem illa miracula et si qua his multo mirabiliora sequentium annorum exstruxit ambitio aliquando solo aequata visentur. Ita est: nihil perpetuum, pauca diuturna sunt; aliud alio modo fragile est, rerum exitus variantur, ceterum quicquid coepit et desinit. Mundo quidam minantur interitum et huc universum, quod omnia divina humanaque complectitur, si fas putas credere, dies aliquis dissipabit et in confusionem veterem tenebrasque demerget
Le città e i monumenti costruiti in pietra, se li paraconi con la vita, sono solidi;

in rapporto alla natura, che ogni cosa distrugge e fa tornare là da dove l'ha tratta, sono caduchi. Che ma hanno fatto d'immortale le mani mortali? Le sette meraviglie, e se esistono opere ancora più mirabili costruite in sèguito dall'ambizione, un giorno si vedranno livellate al suolo.

E' proprio così: niente dura sempre, poche cose a lungo; varia solo il loro modo di essere fragili, il loro modo di finire, ma tutto ciò che ha avuto un inizio avrà anche una fine. Certuni minacciano morta al cosmo e quest'universo, che tutto abbraccia, dèi e uomini, un giorno, se è lecito crederlo, si disgregheràe sprofonderà nell'antico caos

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