Riflessione sul tempo - versione latino seneca

Riflessione sul tempo
Autore: Seneca

Mutum animal sensu conprendit praesentia; praeteritorum reminiscitur cum in id incidit quo sensus admoneretur, tamquam equus reminiscitur viae cum ad initium eius admotus est. In stabulo quidem nulla illi viae, quamvis saepe calcatae, memoria est. Tertium vero tempus, id est futurum, ad mutam non pertinet.

Quomodo ergo potest eorum videri perfecta natura quibus usus perfecti temporis non est? Tempus enim tribus partibus constat: praeterito, praesente, venturo. Animalibus tantum quod brevissimum est et transcursu datum, praesens: praeteriti ara memoria est nec uquam revocatur nisi praesentium occursu.


L'animale percepisce coi sensi la realtà che lo circonda; e del passato si ricorda quando si imbatte in qualcosa che stimola i suoi sensi, così il cavallo ricorda la strada quando lo portano dove comincia. Nella stalla, invece, non ha nessun ricordo della strada anche se l'ha percorsa spesso. La terza dimensione temporale, cioè il futuro, non ha importanza per le bestie.

Come, dunque, può ritenersi perfetta la loro natura se non hanno una perfetta nozione del tempo? Il tempo consta di tre parti, passato, presente, futuro. Gli animali hanno solo la nozione della parte più breve e fugace, il presente: del passato hanno un vago ricordo e solo l'impatto col presente glielo richiama alla memoria.

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