Le formiche di Mida e le api di Platone - Valerio Massimo Versione latino

Midas rex Phrygiae fuit. Cum puerulus in cunis dormiret, in parvuli os plurimae formicae grana tritci congesserunt....

Mida fu re della Frigia. Dormendo nella culla da piccolo, molte formiche portarono dei chicchi di grano nella bocca del fanciullo.

I genitori, osservando appassionatamente ed esaminando dove volgesse quel prodigio meravigliosissimo, interrogarono gli indovini della città con molta preoccupazione. Allora gli indovini risposero: "il fanciullo sarà di gran lunga il più ricco tra tutti i mortali". Questa predizione non apparì inutile.

Infatti Mida precedette tutti i re del suo tempo per l'abbondantissima quantità di ricchezze. Anche su Platone, il più eccellente ed eloquente tra tutti i filosofi, si narra (lett. narrano) di un incredibile prodigio e, certamente (lett. "per Ercole"), più meraviglioso di quello di Mida.

Infatti, essendo ancora bambino, delle api gli introdussero il dolcissimo miele nelle labbra e gli interpreti dei prodigi predissero al fanciullo il linguaggio dolcissimo e soavissimo, poichè le api succhiarono succo dolcissimo dei fiori sul monte Imetto, sacro alle Muse.

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