Sogni avverati (Versione latino Valerio Massimo)

Sogni avverati Valerio Massimo

Apud Agathoclem scriptum in historia est Hamilcarem Karthaginiensem, cum oppugnaret Syracusas, visum esse audire vocem se postridie...

Nella Storia di Agatocle si legge che ad Amilcare cartaginese, mentre assediava Siracusa, parve di udire una voce che gli diceva: "Domani cenerai a Siracusa." Appena spuntata l'alba del giorno dopo, nel suo accampamento sorse una grande rissa fra i soldati cartaginesi e quelli siculi.

I siracusani se ne accorsero, fecero un'irruzione improvvisa nell'accampamento e presero vivo Amilcare: così i fatti confermarono la verità del sogno. Di esempi analoghi è piena la storia, è addirittura ricolma la vita quotidiana.Esempio più illustre che mai, Publio Decio figlio di Quinto, il primo della famiglia dei Decii che fu eletto console, quando era tribuno militare sotto i consoli Marco Valerio e Aulo Cornelio e il nostro esercito era incalzato dai sanniti, poiché affrontava con eccessiva temerità i pericoli del combattimento e lo ammonivano a esser più prudente, disse - lo narrano le storie - che in sogno gli era parso di morire gloriosissimamente nel folto della mischia.

E quella volta rimase incolume e liberò l'esercito dalla morsa dei sanniti; ma tre anni dopo, quando fu console, offri se stesso in sacrificio agli dèi e, indossate le armi, si lanciò contro l'esercito dei latini. Grazie al suo impeto, i latini furono sconfitti e annientati; e la sua morte fu così gloriosa, che suo figlio volle ottenerne una uguale.

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