Manlio e Camillo difendono Roma dai Galli (Versione Aurelio Vittore)

Manlio e Camillo difendono Roma dai Galli
versione latino Aurelio Vittore Versione 24 pg. 289 libro corso di lingua latina A

Cum Galli Senones, Relictis ob sterilitatem agris suis, Clusium, Italiae oppidum, obsiderent, missi sunt Roma tre (tre, nom....

Poiche’ i galli senoni, abbandonati i loro campi a causa della sterilita’, assediarono Chiusi, citta’ dell’Italia, furono mandati da Roma tre dei fabii per ammonire i galli a desistere dall’assedio.

Uno tra questi, contro il diritto delle genti, avanzo’ verso l’accampamento e uccise il comandante dei senoni. A causa di cio’ i galli, catturati in ostaggio e non ascoltati gli ambasciatori, si diressero verso Roma e masscrarono l’esercito dei romani presso il fiume Allia.

I galli vittoriosi entrarono nella citta’ che prima onorarono per poi ucciderli. La gioventu’ restante fuggi’ con Manlio sul Campidoglio, dove la gioventu’ della virtu’ di Camillo fu conservata.

Camillo, poi, che era stato eletto dittatore, immediatamente uccise i galli e in seguito trattenne con forza il popolo romano, che voleva emigrare. Cosi’ egli restitui’ la citta’ ai cittadini e i cittadini alla citta’.

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