Bisogna imparare dal passato recente per avere la pace - Demostene versione greco

Bisogna imparare dal passato recente per avere la pace
VERSIONE DI GRECO di Demostene e TRADUZIONE

Ιστε γαρ δηπου τουθ' οτι νυν Θηβαιοι και Φιλιππος και Θετταλοι ουχι ταυθ' εκαστοι μαλιστ' εσπουδακοτες ταυτα παντες επραξαν.

Οιον Θηβαιοι τον μεν Φιλιππον παρελθειν και λαβειν τας παροδους ουκ εδυναντο κωλυσαι, ουδε γε των αυτοις πεπονημενων υστατον ελθοντα την δοξαν εχειν; νυνι γαρ Θηβαιοις, προς μεν το την χωραν κεκομισθαι, πεπρακται τι, προς δε τιμην και δοξαν αισχιστα. Ει γαρ μη παρηλθε Φιλιππος, ουδεν αν αυτοις κερδος ην. Ταυτα δ' ουκ εβουλοντο, αλλα τω τον Ορχομενον και την Κορωνειαν λαβειν επιθυμειν, μη δυνασθαι δε, παντα ταυθ' υπεμειναν. Φιλιππον τοινυν τινες μεν δη που τολμωσι λεγειν ως ουδ' εβουλετο Θηβαιοις Ορχομενον και Κορωνειαν παραδουναι, αλλ' ηναγκασθη: εγω δε τουτοις μεν ερρωσθαι λεγω, εκεινο δ' οιδ' οτι ου μαλλον γε ταυτ' εμελεν αυτω η τας παροδους λαβειν εβουλετο και τα Πυθια θειναι δι' εαυτου: και ταυτ' ην ων μαλιστ' εγλιχετο. Θετταλοι δε γ' ουδετερ εβουλοντο τουτων, ουτε Θηβαιους ουτε τον Φιλιππον μεγαν γιγνεσθαι - ταυτα γαρ παντ' εφ' εαυτους ηγουντο - της Πυλαιας δ' επεθυμουν και των εν Δελφοις, πλεονεκτηματων δυοιν, κυριοι γενεσθαι: τω δε τουτων γλιχεσθαι ταδε συγκατεπραξαν. Των τοινυν ιδιων ενεχ' ευρησεθ' εκαστον πολλα προηγμενον ων ουδεν εβουλετο πραξαι.

Τουτο μεντοι, τουτ' εστι φυλακτεον ημιν.
Senza dubbio, infatti, voi sapete che in questa guerra i Tebani, Filippo e i Tessali, pur non avendo affatto le stesse mire, contribuirono però tutti allo stesso effetto. I Tebani, ad esempio, non furono in grado di impedire che Filippo passasse e occupasse le strette delle Termopili; né che egli, ultimo giunto, si godesse il frutto di tutte le loro fatiche. Ora invero i Tebani, se si considera il possesso del territorio, qualche cosa hanno ottenuto; ma quanto all’onore e al decoro essi hanno agito molto vergognosamente: poiché se Filippo non fosse passato, essi non avrebbero avuto alcun vantaggio. Questa preponderanza di Filippo, essi senza dubbio non la volevano, ma, per il desiderio di occupare Orcomeno e Coronea, mentre non ne avevano le forze, sopportarono anche tutto il resto. Alcuni, poi, hanno il coraggio di dire che Filippo non aveva alcuna voglia di cedere ai Tebani Orcomeno e Coronea; ma che vi fu costretto.

Io a costoro dico di starsene beati nei loro sogni; poiché so bene che a lui non stavano tanto a cuore queste due città, quanto piuttosto desiderava di impadronirsi delle Termopili, di procurarsi il vanto di aver risolto la guerra con la sua opera e di poter indire i giochi pitici, che era poi il suo più grande sogno. A loro volta i Tessali nessuna di queste due cose volevano, che, cioè, i Tebani e Filippo diventassero potenti (poiché giudicavano tutto ciò contrario ai loro interessi); ma desideravano di riavere il voto delle Termopili e il loro posto in Delo, che costituivano per loro due buoni vantaggi; e per realizzare questo desiderio aiutarono gli altri nelle loro mire.

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