L'uccellatore e l'aspide - versione greco Esopo

L'uccellatore e l'aspide " Ιξευτης και ασπις"

Ιξευτης αναλβων ιξον και τους καλαμους εξηλθεν επ' αγραν. Θεασαμενος δε κιχλαν επι τινος υψηλου δενδρου καθημενην, ταυτην συλλαβειν ηβουληθη....

Un uccellatore prende con sé vischio e panioni e se ne va a caccia. Vedendo, dunque, un tordo su un albero alto e vuole prenderlo.

E, allora, lega insieme per lunghezza i panioni e guarda fissamente il tordo, essendo tutto rivolto con la mente per aria. In questo modo essendo rivolto in alto, calpesta un aspide che si trovava adagiato davanti ai suoi piedi. Dunque, quello lo morde.

Allora, egli, morendo, gli disse: “Ahimè, infelice: infatti, volevo cacciare, ma muoio essendo stato scacciato. Così quelli che ordiscono insidie al prossimo sono colti dalla sciagura prima ancora delle loro vittime.

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