L'asino e il cagnolino - Esopo versione di greco

L'asino e il cagnolino
VERSIONE DI GRECO di Esopo

Un cagnolino era stimato/amato dal padrone a causa delle sue moine e il cibo gli era dato ogni giorno dalla famiglia subito dopo la mensa.

Un asino invece era disprezzato anche dai servi e bruciava d'invidia. Così diceva: " se un animale tanto immondo è così apprezzato dal mio padrone e da tutta la famiglia, quanto io sarei amato se facessi ossequio a quello? Io sono buono e utile: sono nutrito dall'acqua (proveniente)

da pure sorgenti, a me è dato cibo raffinato, io posso condurre una vita beata e avere un grandissimo onore!".L'asino quindi, quando vide il padrone, gli andò incontro, gridò (oppure: schiamazzò/ragliò), balzò e si collocò sopra, pose le zampe alle (sulle) spalle del padrone, leccandolo con la lingua, sporca la veste con macchie, affatica il padrone con il suo peso.Tutta la famiglia è scossa (oppure:

agitata) dal clamore del padrone, afferrano bastoni e pietre, rendono l’asino invalido, rompono le membra e le costole e lo lasciano così in una stalla (oppure presso una stalla) stanco e semivivo.

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