L'asino invidioso - Esopo versione greco

L'asino invidioso versione greco Esopo

Ἄνθρωπός τις ἵππον και ὄνον εἶχεν. Ὁδευόντων αὐτῶν, ἐν τῇ ὁδῷ ὁ ὄνος τῷ ἵππῳ ἔλεγεν "Οὐ σθένω ποσίν δέχου τι τοῦ ἐμοῦ βάρους, εἰ θελεις...

C'era un uomo che aveva un asino e un cavallo. Un giorno che stavano viaggiando per la strada, l'asino disse al cavallo: "Prendi un pò del mio carico se non vuoi vedermi morto". Ma l'altro non volle saperne.

L'asino, sfinito dagli stenti, stramazzò e morì. Allora il padrone trasferì sul dorso del cavallo tutto il carico e in più la pelle dell'asino.

Il cavallo allora piangendo esclamava: "Ahimè disgraziato! Che cosa mi è mai successo, povero infelice! Per aver rifiutato parte di quel peso, ora sono costretto a portarlo tutto, e in più anche la pelle". La favola dimostra che nella vita grandi e piccoli devono fare causa comune, se vogliono salvarsi gli uni dagli altri.

Altra traduzione stesso titolo diversa

L’asino decantava la sorte del cavallo, perché era nutrito senza economia e fatto segno a tutte le cure, mentre esso non aveva nemmeno paglia a sufficienza e doveva sopportare tante fatiche.

Ma quando sonò l’ora della guerra, un soldato in armi balzò sul cavallo, portandolo da una parte e dall’altra, e finalmente lo lanciò nella mischia contro il nemico, dove la bestia cadde colpita a morte. A questa vista l’asino cambiò parere, e compianse il cavallo.

La favola mostra che non bisogna invidiare i potenti e i ricchi, ma star contenti della povertà, pensando all’invidia e ai pericoli da cui essi sono circondati.

Ancora altra stesso titolo

Un cavallo, ornato di un ferro d'oro e d'argento e di una sella preziosa, andò incontro ad un asino in un luogo angusto.

L'asino, stanco e carico di un pesante sacco, procedeva lentamente per il superbo carico. Allora il cavallo arrogantemente e minacciosamente offese l'asino: il povero asino tollerò le offese e tacque, ma tacitamente invocò la vendetta degli dei. Dopo il cavallo, caduto correndo, si rattristò per la negligenza del padrone e dei servi.

Il padrone allora lo assegnò alla casa di campagna, dove la besta portava il fieno e non aveva ornamenti di oro ma rustici e poveri.

Allora l'asino, pascolando nel prato, vide il cavallo povero e triste. Allora così esclama: dove sono o amico i tuoi preziosi ornamenti? Dove la tua superbia e arroganza?

Ancora altra stesso titolo

Un giorno un cavallo, ricco d'ornamenti, venne incontro a un asino che, stanco e carico com'era, tardò a dargli la via. "Avrei una gran voglia - disse - di fracassarti a calci ". L'asino non rispose: e con un gemito chiamò testimoni gli dei. Passò qualche tempo.

Il cavallo durante una corsa, azzoppò e fu mandato a servire in campagna. Appena l'asino lo vide tutto carico di letame: "Ricordi - domandò - che boria e che pompa?

Ah? E che n'hai avuto? Eccoti ridotto alla miseria che prima spregiavi ". I felici che disprezzano l'umile, sanno essi quale sarà il proprio domani?

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