Solo se si usa un bene si può dire di possederlo
Φιλαργυρος, επειδη ολην την ουσιαν εξηργυριζε και χρουσον βωλον ειργαζετο, εν κρυπτω ποπω κατωρυσσε και συγκατωρυσσε εκει την ψυχην εαυτου και τον νουν, και καθ' ημεραν ηρχετο ινα αυτον βλεποιτο....
Un avaro dopo che convertiva in denaro tutto intero il patrimonio, fabbricava una verga d'oro; poi la sotterrava in un luogo nascosto, e là sotterrava insieme (a quello) la sua anima e la sua mente ed ogni giorno andava per vederlo.
Un'operaio capisce quello che fa scava e ruba la verga. Un suo amico, come si informava sul motivo diceva: Non piangere; metti una pietra al posto dell'oro e immagina di avere il tuo oro*. Io ritengo che tu avrai la stessa gioia;** infatti nemmeno quando avevi l'oro***, avevi un vantaggio.**** La favola dimostra che non esiste un vantaggio senza un'utilità.
* (dativo di possesso: lett. immagina che l'oro sia a te)
** dativo di possesso: per te sia la stessa gioia)
*** (dativo di possesso lett. quando l'oro era a te)
**** (dativo di possesso: lett. era per te un vantaggio.
In questa versione ci sono diverse frasi con la regola del dativo di possesso. La spiegazione nel nostro:
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