Versione greco alfa beta grammata pagina 412 numero 33

Έρχεται λοιπόν ο τύραννος της Μιλήτου Αρισταγόρας εις την Σπάρτην ότε είχε την αρχήν ο Κλεομένης και ήλθεν εις ομιλίαν με αυτόν, έχων...

Aristagora, tiranno di Mileto, giunge a Sparta di cui aveva il potere Cleomene e gli parla avendo con sé una tavola di bronzo su cui c'era una carta geografica di tutta la terra, tutto il mare e tutti i fiumi.

Aristagora disse al re queste cose: "Cleomene, non meravigliarti della mia fretta: infatti, la ragione ragione è questa: che i figli degli Ioni sono schiavi invece di essere liberi, è ragione di vergogna e di grande dolore sia per noi stessi sia per gli altri, ma soprattutto per voi. Ora, perciò, per gli dei liberate dalla schiavitù i figli degli Ioni, che sono uomini del vostro sangue (consanguinei); e per voi sono queste cose di facile realizzazione e tali da essere convenienti.

Infatti, i barbari non sono forti mentre voi siete giunti ai massimi livelli di valori per quanto concerne le attività in guerra. La loro battaglia è siffatta, archi e lancia breve; poi, con brache vengono alle battaglie e con turbanti sulle teste.

Ci sono, poi, anche beni per coloro che si spartiscono quella terra quanti non sono nemmeno a tutti gli altri, a partire dall'oro, argento, bronzo, abito variegato e animali aggiogati e schiavi: tutte queste cose, potreste averle voi stessi, purché lo vogliate sul serio voi stessi potreste avere".

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