L'usignolo e lo sparviero - Antropon Odoi
Antropon Odoi Pagina 120
Un usignolo che era posato su di un’alta quercia cantava secondo suo costume. Uno sparviero, visto l’usignolo, dato che era digiuno (carente di cibo), piombandogli addosso, lo ghermì.
Quello, che era sul punto di essere divorato, pregò lo sparviero di risparmialo dicendo quanto egli fosse insufficiente per lo stomaco di uno sparviero e consigliava (impf. παραινέω) di dirigersi verso uccelli più grandi.
Lo sparviero rispose: «Ma non sono mica stupido! Solo gli stolti infatti trascurano (καταλείπω) un pasto già pronto nelle mani per inseguirne uno non ancora visibile». Così si comportano anche gli uomini sconsiderati che per vuote (κενός - ή, -όν) speranze lasciano passare cose già nelle loro mani (in loro possesso). (by Geppetto)