LA Pace del Gran Re - libro Atena
Αρταξέρξης βασιλεύς νομίζει δίκαιον τάς μεν έν τή Ασία πόλεις έαυτοΰ είναι και τών νήσων Κλαζομενάς καί Κύπρον, τάς δέ άλλας Ελληνίδας...
Il re Artaserse ritiene giusto che le città dell’Asia appartengano a lui e, delle isole, Clazomene e Cipro, e che si lascino autonome le altre città greche, sia piccole sia grandi, eccetto Lemno, Imbro e Sciro; (ritiene giusto) che queste, come in antico, siano degli Ateniesi.
Coloro che non accettano questa pace (queste condizioni di pace), contro questi io combatterò insieme con coloro che vogliono queste cose (questo accordo) e per terra e per mare e con navi e ricchezze”. Dunque, dopo aver ascoltato queste cose, gli ambasciatori dalle città (inviati dalle città) riferirono, ciascuno, alle proprie città.
E tutti gli altri giurarono che li avrebbero rispettati (avrebbero rispettate queste cose, ovvero, gli accordi) mentre i Tebani pretendevano di giurare per tutti i Beoti (a nome di tutti i Beoti).
Allora, Agesilao disse che non avrebbe accettato i (loro) giuramenti se i Tebani non avessero giurato, come prescrivevano le disposizioni del re, che (ogni) città sia piccola sia grande era autonoma.