I pirati in alto mare - versione greco kata logon

Ετυγχανον εν Ροδω πειραται παρορμουντες αυτοις, Φοινικες το γενος, εν τριηρει μεγαλη ........ και απωλλυντο, οι δε αμυνεσθαι θελοντες απεσφαζοντο.

Per caso approdavano con loro a Rodi dei pirati, di stirpe fenicia, in una grande trireme; e approdavano vicino, in quanto avevano un carico di mercanzia, sia molti sia valorosi.

Questi capivano che nella nave c’erano oro, argento, molti schiavi e cose di valore. Il capo dei pirati si chiamava Corimbo, un giovane grande, dallo sguardo spaventoso; aveva una chioma incolta e fluente.

Come i pirati decisero queste cose, dapprima costeggiavano in tranquillità i luoghi vicino ad Abrocome; alla fine (era intorno a mezzogiorno, tutti quelli della nave giacevano, per l’ubriachezza e pigrizia, alcuni dormendo, altri oziando) piombarono loro addosso i pirati di Corimbo con la nave (era una trireme) che veniva spinta con grande forza.

Come furono vicino, saltarono sulla nave, con le spade sguainate: e, allora, alcuni si gettavano in mare dallo spavento, e morivano, altri, invece, volendo difendersi, venivano uccisi.

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