Il cratere degli spartani per Creso - Versione greco di Erodoto da Hellenikon phronema

Il cratere degli spartani per Creso
VERSIONE DI GRECO Erodoto TRADUZIONE
libro Hellenikon phronema pag 123 n 203

inizio: Τουτων τε ων εινεκεν οι Λακεδαιμονιοι τηυ συμμαχιην centro: Ουτος ο κρητηρ ουκ απικετο ες Σαρδις fine: ως απαιρεθειησαν υπο Σαμιων

Τουτων τε ων εινεκεν οι Λακεδαιμονιοι την συμμαχιην εδεξαντο, και οτι εκ παντων σφεας προκρινας Ελληνων αιρεετο φιλους....

Per questi motivi gli Spartani accettarono il patto di alleanza e anche perché li aveva scelti come alleati anteponendoli a tutti gli altri Greci.

E oltre a dichiararsi disponibili a ogni appello fecero fabbricare un cratere di bronzo, decorato con figure lungo il bordo esterno e tanto grande da avere una capacità di 300 anfore: lo donarono a Creso intendendo così contraccambiarlo. Questo cratere non arrivò mai a Sardi, fatto di cui si danno due diverse spiegazioni:

gli Spartani sostengono che quando il cratere durante il viaggio verso Sardi venne a trovarsi all'altezza dell'isola di Samo, gli abitanti di Samo, informati, li assalirono con lunghe navi da battaglia e se ne impadronirono; invece i Sami raccontano che gli Spartani incaricati del trasporto avevano ritardato, sicché poi, quando giunse la notizia della caduta di Sardi e della cattura di Creso, decisero di cedere l'oggetto in Samo:

lo acquistarono dei privati cittadini per offrirlo al tempio di Era; poi, forse, gli stessi che lo avevano venduto, una volta tornati a Sparta, raccontarono di essere stati depredati dai Sami.

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