Il poeta Tirteo - Il Greco di Campanini
Il greco di campanini 2 pagina 192 numero 53
Οι Λακεδαιμονιοι μακρον επι τους Μεσσηνιους πολεμον και βιαιον ηγον, αλλ' αμφοτερω τω στρατω μαλα καρτερω ητην και ουδετερος της νικης τυγχανειν εδυνατο ... εις την νικην εισηγον.
Gli Spartani combattevano una guerra anche violenta contro i Messeni, ma ognuno dei due eserciti era assai potente e nessuno dei due era in grado di ottenere la vittoria.
Perciò gli Spartiati mandarono (ἵημι) a Delfi dei messaggeri per la consultazione dell’oracolo (μαντεῖος)
e interrogarono il dio: Febo annunziava (χράω): «O Spartani, siete soldati valorosi e invincibili, ma se volete la vittoria, prendete uno stratega dagli Ateniesi». Sebbene dubbiosi, gli Spartani credettero al dio e uno stratega fu richiesto ad Atene:
gli Ateniesi per burla mandarono Tirteo. Tirteo era assai inesperto di guerra: ...(continua)