L'aquila, la cornacchia e il pastore
Il greco di Campanini 1 pagina 408 numero 130
Κολοιος αετον μεγαν θεαται καταπετομενον αφ' υψηλης πετρας και αρνα αρπαζοντα· ... και επι συμφοραις προσκαται γελωτα.
Una cornacchia osserva una grande aquila che vola giù da un’alta roccia e che porta via un agnello; guardandola con invidia la vuole imitare e, calandosi con grande slancio, attacca un montone.
Dopo aver conficcato le sue unghie nel vello, dice (credo ci sia un errore nel testo, dal senso della frase il verbo dovrebbe essere ἐπικηρύσσω)
di non potere portarlo via: allora un pastore che è presente all’accaduto, accorrendo afferra la cornacchia e, dopo averle reciso le ali, quando sopraggiunge il tramonto, la porta verso casa ai figli....(CONTINUA)