Ulisse e Polifemo - versione greco Laboratorio di greco

ULISSE E POLIFEMO
versione di greco
TRADUZIONE dal libro Laboratorio di greco - pag. 25 n. 2
TRADUZIONE

Ritornato dal pascolo, sorpresi nell'antro molti uomini, che chiaramente insidiavano il (mio) gregge.

Dopo che posi (ebbi posto) davanti alle porte come coperchio il masso – ho una pietra grandissima - e attizzai (ebbi attizzato) il fuoco, accendendo l'albero che avevo portato dalla montagna, fu evidente che cercavano di nascondersi (mi parve che cercassero di nascondersi). Io, afferrati (dopo avere afferrati) alcuni di loro, come era naturale, li mangiai, poiché erano dei ladri.

Allora quel furfante capacissimo di tutto (quello più scaltro di tutti) fosse Nessuno o fosse Odisseo, mi dà da bere, avendola versata, (mi versa e mi dà da bere) una pozione dolce e profumata, ma insidiosissima e molto sconvolgente. Subito dopo averla bevuta, mi parve che tutto mi girasse attorno (a me che avevo bevuto parve che tutto mi girasse attorno) e che ruotasse la spelonca stessa e non ero più padrone di me stesso (non ero più in me stesso).

Infine mi abbandonai al sonno (fui fatto cadere nel sonno). Quello, appuntito un palo e arroventatolo, inoltre mi accecò mentre dormivo e da quel momento sono cieco, o Poseidone.

Grammatica

1) dendron o: prolessi del relativo, o e’ infatti il neutro sing. del relativo os, h, o
2) attenzione a jainw + participio predicativo
3) ha valore causale
4) piein e’ un infinito con valore finale
5) qui e’ usato col significato di bevanda, pozione.

In senso generale significa erba o sostanza medicinale: da qui il significato di farmaco, medicamento, rimedio, rimedio non solo nei confronti di una malattia, ma anche in senso generale.

Es. : il mantello rimedio contro il freddo. In questo caso regge il gen. Altri significati: mezzo, espediente, filtro magico e quindi, in senso traslato, incantesimo, stregoneria.
6) costruzione personale
7) in posizione predicativa (non e’ preceduto dall’articolo, corrisponde al latino ipse)
8) epeqhka = prima pers. sing. ind. aoristo cappatico attivo di epi-tiqhmi.

Hanno l’aoristo cappatico anche didwmi e ihmi (edwka, hka)
9) anekausa = prima pers. sing. ind. aoristo debole sigmatico attivo di anakaiw
10) ejanhsan = terza pers. pl. ind. aoristo forte passivo di jainw
11) katejagon = prima pers. sing. ind. aoristo forte attivo di katesqiw (kata + esqiw)

12) piein = infinito aoristo forte attivo di pinw

13) egceas = nom. Sing. masch. participio aoristo di egcew. A differenza degli altri verbi che vocalizzano il / del tema in u (es. plewkaiw = epleusa, ekausa) cew = ecea che da alcuni e’ considerato un aoristo primo, da altri un aoristo terzo atematico, con flessione sul tipo dell’aoristo primo asigmatico.

14) katespasqhn = 1a pers. sing. ind. aoristo primo pass. di kata-spaw
spaw inserisce un s fra il tema e il suffisso qh.
Altri verbi con comportamento analogo sono:
aideomai (avere rispetto) aoristo passivo hdesqhn
akouw (ascoltare) aoristo passivo hkousqhn
telew (comprare) aoristo passivo etelesqhn

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