I trenta cercano di arricchirsi colpendo dei meteci - Libro Taxis versione greco Lisia

I trenta cercano di arricchirsi colpendo dei meteci
VERSIONE DI GRECO di Lisia Traduzione dal libro TAXIS es 311 pag 370

επειδη οι τριακοντα πονηροι και συκοφανται οντες εις την αρχην κατεστησαν φάσκοντες χρῆναι τῶν ἀδίκων καθαρὰν ποιῆσαι τὴν πόλιν καὶ τοὺς...

Dopo che i Trenta, che erano dei poveracci e dei sicofanti, salirono al potere, affermando che era necessario rendere la città libera dai malvagi e che gli altri cittadini si dedicassero alla virtù e alla giustizia e, sebbene dicessero queste cose, non osavano praticarle, come io, avendo parlato prima delle mie e delle vostre vicende cercherò di farvi ricordare. Teognide e Pisone, in una riunione dei Trenta, dissero, a proposito dei meteci, che alcuni erano scontenti della nuova costituzioone: quelle dunque era un ottimo pretesto per far finta di punirli.

ma di fatto procurarsi ricchezze: la città infatti scarseggiava in ogni senso di risorse e il governo aveva bisogno di denaro. Convinsero senza dijficolta i loro ascoltatori: era gente che consideraua cosa da nulla far uccidere delle persone, ma riteneva importantissimo arricchirsi. Decisero dunque di arrestarne died, e tra questi due non ricchi, per poter addurre, come giustificazione difronte all'opinione pubbli-ca, che gli arresti non erano stati fatti per motivi di interesse, ma che si era trattato invece di una azione a vantaggio dello stato:

come se mai avessero preso qualche altro provvedimento ispirato a principi cosi ragionevoli!

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