Cassiopea (Versione latino Igino)

Cassiopea
versione latino Igino

Cassiope filiae suae Andromedae formam Nereidibus anteposuit. Ob id Neptunus expostulavit, ut Andromeda Cephei filia ceto obiceretur....

Cassiopea ebbe l'ardire di vantare la bellezza della propria figlia Andromeda superiore a quella delle Nereidi: ragione per cui, Nettuno reclamò che la figlia Andromeda fosse sacrificata al cetaceo di Cefeo.

La fanciulla fu offerta in sacrificio: , si dice, Teseo, con ai piedi i calzari di Mercurio, volò fin lì e la liberò. Poiché voleva portare con sé la fanciulla (per sposarla), il padre (di lei) Cefeo, con Agenore, suo legittimo sposo, decisero di uccidere Perseo di nascosto.

Tuttavia, venuto a conoscenza della mala intenzione, (Perseo) mostrò loro la testa della Gorgone, causandone la pietrificazione, da esseri umani che erano. Perseo tornò in patria con Andromeda. Polidecte, come si rese conto che Perseo possedeva un simile potere [cioè di pietrificare la gente], si spaventò e cercò di ucciderlo con un sotterfugio;

ma (ancora una volta) Perseo, conosciuto il fatto, gli mostrò la testa della Gorgone e lo mutò da uomo in pietra.

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