La leggenda di Tirteo - Versione greco di Licurgo (Ellenion e gymnasion Sapheneia)

La leggenda di Tirteo
VERSIONE DI GRECO di Licurgo
TRADUZIONE DAL LIBRO ELLENION E GYMNASIO N E SAPHENEIA

Inizia così: Οὕτως ἦσαν ἄνδρες σπουδαῖοι καὶ κοινῇ καὶ ἰδίᾳ οἱ τότε τὴν πόλιν οἰκοῦντες, ὥστε τοῖς ἀνδρειοτάτοις Λακεδαιμονίοις ἐν τοῖς ἔμπροσθεν χρόνοις πολεμοῦσι πρὸς Μεσσηνίους ἀνεῖλεν ὁ θεός, παρ ' ἡμῶν ἡγεμόνα λαβεῖν καὶ νικήσειν τοὺς ἐναντίους.

Termina così: ὥστε νόμον ἔθεντο, ὅταν ἐν τοῖς ὅπλοις ἐξεστρατευμένοι ὦσι, καλεῖν ἐπὶ τὴν τοῦ βασιλέως σκηνὴν ἀκουσομένους τῶν Τυρταίου ποιημάτων ἅπαντας, νομίζοντες οὕτως ἂν αὐτοὺς μάλιστα πρὸ τῆς πατρίδος ἐθέλειν ἀποθνῄσκειν.

TRADUZIONE DAL LIBRO GYMNASION

Coloro che un tempo abitavano Atene erano così zelanti sia nella vita pubblica che in quella privata che agli Spartani i più agguerriti fra tutti, che erano in guerra contro i Messeni, il dio rispose di prendere da noi Ateniesi un condottiero e (così) avrebbero vinto i nemici.

Chi tra i Greci infatti ignora che ottennero dalla (nostra) città Tirteo come condottiero, col quale vinsero i nemici e ordinarono la disciplina educativa dei giovani, non solo per il presente peicolo, ma per tutta la vita con provvedimento utile?

(lett. presa questa decisione)? Lasciò ad essi infatti le elegie ascoltando le quali (i gioani) sono educati al valore E mentre non tngono alcun conto gli altri poeti di Tirteo (Gli Ateniesi)

si sono interessati a tal punto che hanno sancito per legge, quando siano in armi nel campo, di chiamare tutti (i soldati) nella tenda del re perché ascoltino le sue elegie, pensando che così soprattutto essi potrebbero desiderare di morire per la patria.

TRADUZIONE DAL LIBRO ELLENION e sapheneia

Οὕτως ἦσαν ἄνδρες σπουδαῖοι καὶ κοινῇ καὶ ἰδίᾳ οἱ τότε τὴν πόλιν οἰκοῦντες, ὥστε τοῖς ἀνδρειοτάτοις Λακεδαιμονίοις ἐν τοῖς ἔμπροσθεν...

Quelli che allora abitavano allora Atene erano uomini così virtuosi sia in comune che privatamente, cosicchè ai valorosissimi Spartani, che combattevano contro i Messeni, il dio predisse di acquisire da noi un comandante, affermando che così avrebbero sconfitto i nemici.

Chi infatti tra i Greci non sa che adottarono Tirteo come loro guida da Atene grazie al quale sia sconfissero i nemici sia organizzarono la cura nei riguardi dei giovani, avendo preso buone decisioni non solo per il pericolo presente, ma anche per sempre?Orbene, se rispetto ai due discendenti da Eracle, che sempre regnano in Sparta, il dio giudicò migliori i capi (ricevuti) da noi, come non bisognerebbe considerare insuperabile il loro valore?

(Tirteo) infatti lasciò loro elegìe, udendo le quali sono educati al valore; e mentre non tenevano in alcuna considerazione gli altri poeti, a questo (Tirteo)

si sono dedicati così fortemente, che introdussero la legge di chiamare tutti, quando si fossero trovati schierati in armi, alla tenda del re per udire le poesie di Tirteo, pensando che così soprattutto avrebbero voluto morire per la patria

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