La Guerra del Peloponneso 5.84.1 (Tucidide)

Τοῦ δ᾽ ἐπιγιγνομένου θέρους Ἀλκιβιάδης τε πλεύσας ἐς Ἄργος ναυσὶν εἴκοσιν Ἀργείων τοὺς δοκοῦντας ἔτι ὑπόπτους εἶναι καὶ τὰ Λακεδαιμονίων...

L'estate seguente (τοῦ ἐπιγιγνομένου θέρους genitivo assoluto) Alcibiade, avendo navigato (πλεύσᾱς, part aor πλέω)

per Argo con venti navi degli Argivi (δοκοῦντας part pres δοκέω masc acc pl) che sembravano essere ancora sospetti e che comprendevano a fondo le situazioni (τὰ, lett "le cose") degli Spartani, prese (ἔλαβε, λαμβάνωa aor ind att 3rd sg) trecento uomini e mise sotto custodia (κατέθεντο, κατατίθημι aor ind med 3a pl) gli stessi Ateniesi nelle vicine isole delle quali (ἦρχον, ἄρχω imperf ind att 3° pl) erano a capo (oppure puoi tradurre "sulle quali avevano dominio);

e gli Ateniesi fecero una spedizione contro l'isola di Melo con trenta navi delle loro, Chie, e due Lesbie, con milleduecento loro opliti, con trecento arcieri, con venti arcieri a cavallo e soprattutto con millecinquecento opliti degli alleati isolani.

Traduzione letterale con note verbali di Anna Maria Di Leo

Gli argomenti grammaticali da ripassare per tradurre questo passo sono:

Argomenti grammaticali da ripassare per tradurre questo passo sono:
il genitivo assoluto grecol'imperfetto grecoil  participio congiunto grecole proposizioni infinitive
le proposizoni causali e temporali

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