Una scalata Pericolosa - Arriano versione greco

Ἀλλὰ καὶ ὣς Ἀλέξανδρος ἥπτετο τοῦ ἔργου· οὕτως πάντα ᾤετο χρῆναι βατά τε αὑτῷ καὶ ἐξαιρετέα εἶναι, ἐς τοσόνδε τόλμης τε καὶ εὐτυχίας προκεχωρήκει....

Ma anche così Alessandro si accinse all'impresa, riteneva che non vi era nulla per lui di inaccessibile e di inespugnabile a tal punto di audacia e di buona sorte era ormai giunto.

Tagliando, dunque, gli abeti ( ve ne erano infatti molti e altissimi intorno alla monagna) e con questi realizzò scale di modo che l'esercito avesse una discesa (una via, un modo per scendere)

nel dirupo; infatti, non c'era un modo alternativo per scendere in essa. E lo stesso Alessandro aveva stabilito i giorni per l'azione avendo preparato metà dell'esercito, mentre le sue guardie del corpo in parte lavoravano di notte, Perdicca, Leonnate e Tolomeo, figlio di Lago, con la restante parte dell'esercito divisa in tre parti, la quale fu assegnata a lui per la notte.

Giunse di giorno con non più di venti cubiti e quando mancava poco alla notte, operando, invero, l'intero esercito; così il territorio era inaccessibile e l'azione in esso difficile.

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