la costruzione della nave di argo - versione greco

La construzione della nave di Argo versione greco libro Ellenisti

τὸν δὲ Πόντον κατ´ ἐκείνους τοὺς χρόνους περιοικούμενον ὑπὸ ἐθνῶν βαρβάρων καὶ παντελῶς ἀγρίων ἄξενον προσαγορεύεσθαι, ξενοκτονούντων τῶν ἐγχωρίων τοὺς καταπλέοντας....

Traduzione numero 1

Era a quel tempo Il Ponto, abitato da genti barbare e estremamente feroci, era chiamato "ostile agli stranieri" poiché gli abitanti uccidevano gli stranieri che vi approdavano.

Giasone, che aspirava alla celebrità, fece i preparativi per il suo piano. E per prima cosa, presso Pelio (monte) costruì uno scafo che per grandezza e per restante equipaggiamento superava di molto la consuetudine di allora (nel costruire navi), per il fatto che gli uomini dell'epoca navigavano su zattere e barche estremamente piccole.

Perciò, quando in tutta la Grecia si fu diffusa la notizia relativa all'impresa e al progetto di costruzione della nave, non pochi dei giovani della prima nobiltà ebbero il desiderio di partecipare alla spedizione.

Allora, Giasone scelse i condottieri più illustri cosicché insieme con lui erano in tutto cinquantaquattro. Tra costoro i più celebri erano Castore e Polluce e, inoltre, Eracle e Telamone. Dunque, la nave fu chiamata Argo.

Traduzione numero 2

Era a quel tempo il Ponto abitato da genti barbare e ferocissime, e diffamate per la strage che facevano dei forestieri : perciò diede senza pietà Giasone, bramoso di acquistare gloria, comunque pure se ritenesse poca la difficoltà dell'impresa, non credendo però la cosa insuperabile, ma sperando anzi, che tanto più celebre nome avrebbe ottenuto, si mise ad allestire le cose necessarie per l'opera. E per prima cosa sotto il monte Pelio fabbricò una nave, per mole, e per ogni altro apparato di gran lunga maggiore di quelle che l'uso allora portasse perché a quei tempi si navigava con barchette, e battelli.

Perciò chiunque vide allora quell'opera si meravigliò sia dell' impresa a cui era la nave destinata sia della nave stessa e molto se ne parlò per tutta Grecia. In questo modo a non pochi giovani appartenenti alla nobiltà venne voglia di avere parte in quella spedizione, Quando la nave fu compiuta, furono messe insieme tutte le cose necessarie, Giasone dal numero di tutti quelli che si erano offerti per andare con lui, scelse cinquantaquattro fra i più, distinti, e non più. Fra questi erano molto famosi Castore e Polluce, Ercole e Telamone, Orfeo ed Atalanta, Sglia di Sceno, e i figli di Tespio;

e finalmente lo stesso autore e capo della navigazione salpò verso la Colchide.

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