Diodoro Siculo, Biblioteca Storica 9.27

Ἠρώτησε δὲ τὸν Σόλωνα τίνα τῶν ὄντων εὐδαιμονέστατον ἑώρακεν, ὡς τοῦτό γε πάντως ἀποδοθησόμενον ἑαυτῷ....

Chiese a Solone chi fra gli esseri viventi (lett. participio genitivo plurale εἰμί) aveva visto (pf. ind. aoristo di ὁράω. ) più felice, che almeno gli concedesse ( ἀποδίδωμι) questo. Ma quello rispose che non era in grado di dirlo in modo giusto, poiché di nessuno degli esseri viventi aveva visto (perfetto infinito di ὁράω) la conclusione della vita...(CONTINUA)

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