Antiqui Graeci Memoriam sicut deam donis et sacrificiis colebant

Messaggioda Ospite » 21 lug 2019, 20:33

Antiqui Graeci memoriam sicut deam donis et sacrificiis colebant. Nam ante scripturae inventum Memoria sola sapientiam custodiebat et per longa aeva populis tradebat. Memoria praeterea venusta erat: igitur deorum dominus quoque deam diligebat et uxorem duxit . Nuptiis novem Musae natae sunt. Musae litteras et varias disciplinas protegunt; in Parnaso vivunt. Memoriae Musisque maxime grati poetae sunt. Poetae enim, praediti acuto ingenio, deabus idonei ad doctrinam apparent, quia poetarum oculi non solum corporis sed etitiam animi sunt et poetae sic praeterita saecula cognoscunt et futura provident
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Messaggioda giada » 22 lug 2019, 13:00

... deabus idonei ad doctrinam apparent, quia poetarum oculi non solum corporis sed etiam animi sunt et poetae sic praeterita saecula cognoscunt et futura provident.

I greci antichi Greci onoravano la Memoria proprio come (sicut) una dea con doni e sacrifici. Infatti, prima dell'nvenzione della scrittura, solo la Memoria preservava il sapere e, per lunghi secoli, la (memoria la) tramandava ai popoli. La Memoria, inoltre, era avvenente: pertanto anche il sovrano degli dei l'amava e la prese in moglie. Dalle nozze sono nate nove Muse. Le Muse proteggono le lettere e le varie discipline; vivono nel Parnaso. Soprattutto i poeti sono riconoscenti alla Memoria e alle Muse. I poeti, infatti, provvisti di intelligenza acuta, sono adatti al sapere e al servizio delle dee, perché (le dee) sono gli occhi non solo del corpo ma anche dell'animo del poeta e così i poeti studiano i secoli passati e prevedono l'avvenire.

giada

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Messaggioda giada » 22 lug 2019, 14:44

Traduzione inviata dall'utente Stuurm o Furios che ringraziamo grazieate

Gli antichi Greci veneravano la memoria come una dea con doni e sacrifici. Infatti prima dell’invenzione della scrittura la Memoria sola custodiva la sapienza, e per lunghi secoli tramandava ai popoli. Oltre a ciò la Memoria era graziosa: pertanto il signore degli dei anche sceglieva (amava) come dea e sposò. Dalle nozze sono nate nove Muse. Le muse l’arte letteraria e vari discipline; vivono nel Parnaso. I poeti sono grati soprattutto alla Memoria e alle Muse. I poeti infatti, muniti d’acuto ingegno, appaiono adatti alle dee per il sapere, perché sono non solo gli occhi del corpo dei poeti ma anche dell’animo ed i poeti così conoscono i secoli passati e prevedono i futuri.

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