1. Quotiens vobis, patres conscripti egi gratias?
O Senatori quante volte vi ho reso grazie?
2. Quid loquor aut ubi sum? Quae mentem insania mutat infelix Dido? Nunc te facta impia tangunt?
Che cosa dico o dove mi trovo (sono)? Che pazzia muta la mente misera Didone? Ora fatti sacrileghi ti colpiscono?
3. Ecquos legatos ad Hannibalem Romani miserunt de pace?
Quali ambasciatori hanno inviato mai i Romani ad Annibale per la pace?
4. 4. Quid est in Antonio praeter libidinem, crudelttatem, petulantiam audaciam?
In Antonio che c'è oltre la libidine la crudeltà, l'insolenza la sfacciataggine?
5. Asiae rex Priamus nonne et Helenum filium et Cassandram filiam qui divinabant habebat?
Forse il re dell'Asia Priamo non aveva come figlio Eleno e come figlia Cassandra che presagivano profezie?
6. Romamne venio an hic maneo, an Arpinum fugio?
Devo forse andare Roma o rimango qui o fuggo ad Arpino?
7. Quid ergo? Non est nunc idem facies? Omnia impedimenta dimitte et vaca bonae menti, nemo ad illa pervenit occupatus.
E che dunque? Non farai la stessa cosa ora? Lascia perdere tutti gli impedimenti e dedicati alla saggezza nessuno ci arriva se occupato (a fare altro).
8. Sed qui ego hosce ordines atque homines commemoro, quos privatae fortunae, quos communis res publica, quos denique libertas excitavit ad patriae defensinem?
Ma perchè io menziono proprio questi ordini sociali e questi uomini che le ricchezze private, lo stato comune ed infine la libertà hanno spinto alla difesa della patria?