Cum bellum Graeciae indiceret Xerxes, alius ex Persiae ducibus aiebat Graecos non laturos nuntium belli

Messaggioda madrilena » 2 nov 2019, 17:17

Cum bellum Graeciae indiceret Xerxes, alius ex Persiae ducibus aiebat Graecos non laturos nuntium belli, et ad primam adventus famam terga versuros; alius aiebat nihil esse dubii, quin illa mole non vinci solum Graecia, sed obrui posset. Demaratus Lacedaemonius solus dixit ipsam illam multitudinem metuendam esse ducenti. “In primo” inquit “statim monte Lacones dabunt sui experimentum. Tot ista gentium milia trecenti morabuntur; haerebunt in vestigio fixi et conmissas sibi angustias armis tuebuntur, corporibus obstruent; tota illos Asia non movebit loco. Multos tecum adducis; Thermopylae paucos recipiunt. Nihil refert, quantas gentes in Graecos Oriens effuderit, quantumque nationum tecum trahas. Cedent quidem tibi Lacedaemones pluribus locis, velut torrente quodam ablati. Deinde hinc atque illinc coorientur et tuis te viribus prement. Praeterea inclinatis opem ferre non poteris, nec firmare labentia. Multo ante vinceris, quam victum esse te sentias”..
madrilena
 
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Messaggioda giada » 3 nov 2019, 9:10

Serse dichiarando guerra alla Grecia, uno dei condottieri della Persia  confermava che  i Greci non avrebbero portato  l'annuncio della guerra,   e alla prima notizia dell'arrivo  avrebbero  voltato le  spalle;   un altro affermava che  non c'era alcun dubbio, che  non solo   con quella  mole la Grecia  fosse  stata sconfitta, ma anche  distrutta. Solo lo Spartano Demarato  disse che   il condottiero doveva temere quella stessa moltitudine. Disse "gli Spartani daranno  subito prova di sè sul monte più vicino. I 300   tratterranno  queste tante migliaia di genti;  resteranno   fissi attaccati alla pianta del piede   ed  osserveranno la strettoia intrapresa da loro stessi con le armi,  la  ostruiranno con i corpi;  Tutta l'Asia non li smuoverà dalla posizione. conduci molti con te; le Termopili   ne accolgono pochi. Non importa  nulla, quante genti  abbia sparso tra i Greci,  e quanto delle nazioni   trascini  con te.   In verità  gli Spartani si arrenderanno a te in parecchi luoghi, come portati via da  un certo torrente.Poi da una parte e dall'altra  sorgeranno e    ti schiacceranno con le tue forze.Inoltre  non  avresti potuto portare aiuto a  quelli abbattuti,  nè rinsaldare  le cose che vacillavano.
avresti vinto molto prima,   di sentire di essere stato sconfitto".

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