Roma era assediata da Porsenna re degli Etruschi ed era già quasi conquistata. C. Muzio, nobile adolescente, ritene il popolo romano non degno di una sottomissione, perché mai è stato vinto né assediato dai nemici. Perciò decide di sua iniziativa di penetrare nell’accampamento dei nemici. Così attraversa a nuoto (no-nas-navi-nare) il Tevere e giuge presso l’accampamento dei nemici. Si ferma non riconosciuto fra la moltitudine riunita presso il seggio dei re. Veniva data la paga ai soldati: e Muzio non distingue lo scriba dal re così al posto del re uccide lo scriba. Immediatamente l'uomo romano viene preso dalle sentinelle del re romano, viene messo in catene e lo conducono in tribunale davanti al re. Allora l'uomo romano pronuncia parole piene di coraggio alla presenza dell'esercito degli etruschi: ...
[center]LA TRADUZIONE CONTINUA QUI[/center]