Se costoro avessero riflettuto e se in questo determinato periodo io avessi ottenuto le magistrature e se tali uomini non avessero potuto conseguire la medesima cosa e poi quelle tipologie di uomini fossero giunti in senato, penseranno senza dubbio che il giudizio del mio animo mutasse non più per merito quanto per la debolezza di lasciare tutte le cose e che dal mio ozio sarebbe scaturita un'utilità maggiore rispetto agli affari altrui per lo stato. Io infatti spesso ho ascoltato che Q. Massimo, P. Scipione, ed inoltre gli uomini famosi della nostra cittadinanza erano soliti dire così, valutando le immagini degli antenati, che in loro stessi l'animo si accendeva alla virtù....
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