Ferunt Xantippem, Socratis philosophi uxorem admodum morosa fuisse. Socrates interrogatus quaenam ragio esset cur milierem tam acerbam e domo non exigeret, respondit: Quoniam, sic domi insuesco et exerceor, ut ceterorum quoque foris petulantiam et iniuriam facilius feram.
Si dice che Santippe, moglie del filosofo Socrate, fosse assai scontrosa. Socrate interrogato su quale ragione ci fosse perchè non cacciasse da casa una moglie tanto sgradevole rispose: "Perchè così mi abituo e mi esercito, affinchè io sopporti più facilmente anche al di fuori l'insolenza e l'ingiuria degli altri."
Cum superaretur navium multitudine, dux sciebat se dolo pugnare debere, cum par non esset in armis; imperavit igitur quam plurimas venenatas serpentes vivas colligi easque in vasa fictilia conferri.
Quando veniva superato da una grande quantità di navi, il comandante capiva che lui doveva combattere con l'inganno, poichè non era pari nelle armi; ordinò dunque di raccogliere (che si raccogliessero) il maggior numero di serpenti velenosi vivi, e di porli (che venissero posti) in vasi di terracotta.